PERCHE' 1936,27 E NON 1500?

"il serpente padre dell'euro"

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  1. Nathan Adler
     
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    - 'Cambio Berlusconi'. Il made in Italy andrebbe in rovina, di Massimo Degli Esposti - dal Resto del carlino del 12/01


    Qual è il «giusto» cambio fra la lira e l’euro? O meglio, quale avrebbe dovuto essere al momento in cui, il 31 dicembre 1998 , fu fissato dai governi di Eurolandia (Massimo D’Alema premier e Carlo Azeglio Ciampi ministro del Tesoro)? Mettiamo la parola «giusto» fra virgolette, perchè gli economisti si accapigliano da centinaia d’anni sui problemi teorici che riguardano i cambi, mentre i governi, molto più realisticamente, si limitanto a perseguire quello più «conveniente».
    Comunque sia, l’altra sera a Porta a Porta il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non ha avuto alcun dubbio nell’indicare in 1.500 lire per un euro il cambio che lui avrebbe preteso se fosse stato al governo. Così, ha argomentato, il carovita sarebbe stato più contenuto e gli italiani avrebbero avuto meno problemi a quadrare i conti a fine mese.
    In effetti tutto ciò che viene importato dall’estero ci costerebbe circa il 30% in meno. A spanne, la benzina costerebbe meno di 2.000 vecchie lire contro le quasi 2.500 attuali e un’ auto di lusso tedesca poco più di 70 milioni contro 100 e passa. Insomma, Il paese di Bengodi. Ma la faccenda va vista anche da un altro punto di vista, quello delle imprese che competono ogni giorno con i concorrenti esteri. Per loro il «cambio-Berlusconi» sarebbe stata la fine garantita. Prendete i prezzi che faticosamente riescono a praticare e aumentateli di colpo del 30%: vedrete che nemmeno il sarto Marinella riuscirebbe più a vendere una sola cravatta negli Stati Uniti. E chi mai sceglierebbe una Fiat se costasse più di una Mercedes? Se oggi tremiamo pensando alla concorrenza cinese, con l’euro a 1.500 lire, come propone Berlusconi, tutto il mondo diventerebbe per noi un’immensa e mortale Cina. Non a caso, il ministro dell’Economia del gabinetto Berlusconi, Giulio Tremonti, canta tutt’altra musica quando parla alle assemblee degli imprenditori. Anche lui critica il cambio lira-euro fissato dal governo D’Alema, ma per il motivo contrario: la lira sarebbe stata ‘sopravvalutata’. Per lui il cambio avrebbe dovuto essere superiore alle 2.000 lire.
    In attesa che i due si mettano d’accordo, ci viene un dubbio: non è che, fra le due opposte versioni, il prezzo giusto, come la virtù, stia nel mezzo? Cioè un euro 1.936,27 lire.
     
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23 replies since 16/1/2006, 17:02   853 views
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