Recensione Eddie Vedder - Into the Wild

Rolling Stone Dicembre 2007

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. AdamClayton
     
    .

    User deleted


    Di Paolo Madeddu

    Poteva dirlo che l’ultimo dei Pearl Jam era così scarso perché si teneva le cose migliori per sé. Pur essendo una colonna sonora (per Sean Penn), questo debutto solista è una delle cose migliori che Vedder abbia mai fatto. Magari un po’ frammentario: poche cose compiute e molti slanci e bozzetti (comunque efficaci, come The Wolf): sette dei brani sono davvero brevi e quattro durano poco più di un minuto. I riferimenti potrebbero essere il Neil Young di Dead Man o il Dylan di Pat Garrett & Billy the Kid, per dare sfogo a una vena acustica che nella band è circoscritta in recinti precisi e annegata in un grungismo sempre meno convinto, mentre qui Eddie pare alleggerito e ispirato. Viene da dire: Alive.
     
    .
  2. Landrew
     
    .

    User deleted


    non sono d'accordo
     
    .
  3. Frank Gibson
     
    .

    User deleted


    io credo sia un gran bel lavoro
     
    .
  4. Sgt.Pepper
     
    .

    User deleted


    se l'hanno scritto su rolling stone allora ci credo

    CITAZIONE (AdamClayton @ 4/1/2008, 11:00)
    grungismo

    ?
     
    .
  5. SmallTown
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Sgt.Pepper @ 7/1/2008, 00:57)
    CITAZIONE (AdamClayton @ 4/1/2008, 11:00)
    grungismo

    ?

    credo si curi con una pastiglia...

     
    .
4 replies since 4/1/2008, 11:00   391 views
  Share  
.