11 SETTEMBRE

Versione ufficiale vs 9/11 Truth Movement

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  1. hail, hail
     
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    io ho ammirato la pazienza di gavronski. minchia se ce ne vuole di pazienza a sentire certe cose.
    quando blondet ha cominciato a parlare degli ebrei temevo che gavronski si alzasse e se ne andasse.
    tr l'altro non sapevo nemmeno che questo blondet avesse scritto libri che collegano gli alieni al governo americano...

    l'altro giovanotto Vinci non è capace perchè vuole essere troppo pacato.
    per esempio doveva insegnare ripetendolo 4-5 volte a quei due filo marxisti ignoranti che pull in americano riferito alle case viene usato soltanto in 2 precisi modi:
    pull it o pull it up significa tenere in piedi, tirare su.
    mentre abbattere e demolire si dice pull down.

    e credo che un proprietario di un edificio di manhattan o dei vigili del fuoco sappiano bene cosa intendono quando dicono "pull it" e cosa intendono quando dicono "pull it DOWN"....considerato che senza la specificazione del down, pull significa "tenere su", "tirare verso l'alto".

    e questa è la malafede degli avvoltoi perchè basterebbe un dizionario.

    il verbo pull se non è seguito da down significa qualsiasi cosa OPPOSTA ad abbattere e demolire.
     
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  2. AdamClayton
     
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    "I remember getting a call from the, er, fire department commander, telling me that they were not sure they were gonna be able to contain the fire, and I said, "We've had such terrible loss of life, maybe the smartest thing to do is pull it."
    And they made that decision to pull and we watched the building collapse."

    LARRY SILVERSTEIN

    Come a solito parli riportando tonnellate di inesattezze.
    E dalla frase qui sopra, la tua lezione di inglese la puoi pure cestinare
    Tanto che Vinci stesso, e l'ha ripetuto pure ieri, dice che il WTC7 possa essere stato abbatuto con mine proprio perchè conteneva uffici della Cia, e quindi sia stata presa la decisione di minarlo ed abbatterlo.

    Altro che dizionario... è parlare senza sapere in che contesto stanno le cose.

    Quello che lega alieni a presidenti Usa si chiama David Icke, e non Maurizio Blondet... altra cosa che spari senza capire in che contesto si pone.

    Certo che per te ha più credibilità uno come Gavronski che esprime il proprio assenso alla tortura ed alle carceri segrete della Cia ed ha saputo offendere tutta sera in quanto non aveva un minimo di conoscenza su cosa si parlava.

    E smettila di insultare, maleducato che non sei altro.
     
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  3. AdamClayton
     
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    Fra l'altro pecchi molto di presunzione: non credo che in America hanno bisogno del dizionario per capire cosa intendeva uno dicendo "pull".
    O sei talmente pieno di te, che credi che questa obiezione sia mossa a Silverstein solo nei paesi non anglosassoni?

    Ma a me poi del Wtc 7 non me ne frega un cazzo: a me basta che qualcuno mi spieghi perchè l'unico incidente aereo al mondo dove non rimane un cazzo sia al Pentagono.
    C'è un buco di 4 metri e loro mi dicono che l'aereo ci è passato dentro e poi è completamente evapoato.

    Bene...dimostratemelo ed io ci crederò.
    Ma qua non si dimostra nulla: qua si dice al popolo di credere perchè il Governo non mente!
    E questa è stata la risposta data alle prime obiezioni in America, dove si sono appellati alla Sovranity Reign.
    Altra cosa che tu sicuramente ignori: troppo impegnato a sparare a caso e ad offendere.




    "Ma come sarebbe stato possibile...."

    Non c'è niente di complicato, Sig. Gawronski. Come vede, basta far funzionare il cervello invece di fare i finti tonti.

    Massimo Mazzucco

     
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  4. hail, hail
     
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    1) abbattere e demolire si dice "pull down". se non metti il down significa "tenere su", sono due verbi diversi. Silverstein ha detto tenetelo su il tempo di evacuare tutti prima che crolli. considerati i danni che aveva subito.

    2) per qualsiasi altra obiezione ti rimando alla rilettura sempre dell'altra campana. la piò ovvia e la piò logica che rispetti tanto e che ti ritroverai di nuovo di fronte alla stessa lezione d'inglese.
    http://paoloattivissimo.info/11settembre/w...tein-pullit.htm

    3) per quanto riguarda il pentagono.... il giorno che dimostrerete che i testimoni oculari intervistati fuori dal pentagono che hanno tutti visto un aereo sono legati in qualche modo alla CIA o agli Ebrei e dopo aver scovato i resti di un missile dentro qualche capannone segreto potrebbe anche essere che qualcuno credi alla teoria che è impossibile per un pilota dilettante schiantarsi su un piccolo edificio come il pentagono.

    non ti offendo più vediamo dove riuscirai ad aggraparti d'ora in avanti.
    oddio anche se so che la storia degli insulti ai bambini mai nati ce l'hai sempre nel cassetto in caso di necessità.
     
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  5. AdamClayton
     
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    1) posso affermare che è una tua interpretazione e che dal mio punto di vista è un pò tirata?

    2) lo rispetto per l'educazione ed il risetto di chi non la pensa come lui.
    Anche qui, per me, fa il tuo errore: e cioè che quella sia un'obiezione per i non anglosassoni.

    3)
    CITAZIONE
    testimoni oculari intervistati fuori dal pentagono che hanno tutti visto un aereo sono legati in qualche modo alla CIA o agli Ebrei

    io e gli esperti che seguo (Griffin, Roberts, Mazzucco, etc) non abbiamo mai detto una simile eresia.
    Poi se tu sei uno di quelli che sarebbe in grado di mettersi alla guida di un aereo e fare quello che hanno fatto, rispetto la tua idea.
    Rimane che anche piloti dell'Alitalia intervsati in uno special dell'anno scorso su Rai 1 hanno detto che è impensabile che questi qua abbiano fatto sta cosa.
    Anche perchè se penso ai milioni di euro che costano i corsi per pilota ed un beduino lo sa manovrare senza mai averlo visto prima.....

    4)Hail, considera che io il tuo utimo show manco te l'ho cagato e fosse stato per me poteva anche rimanere, anche perchè non credo tu possa pensare davvero quello che hai scritto.

    A me da fastidio che tu apostrofi la gente con buffone, pagliaccio, avvoltoio, etc etc quando al pensano diversamente da te, che si parli di 11 settembre, di calcio, di qualsiasi cosa etc, e non parlo solo di me.

    E' così difficile poter esprimere le proprie opinioni, differenti, e non insultare come hai fatto in questo post? Secondo me no.
    E per quanto mi riguarda sarebbe molto più piacevole fornirti link, articoli, etc sui quali baso le mie convinzioni, come ho avuto modo di fare stamattina con un' altra persona che come te che non crede a nulla del "complotto", però almeno non mi insulta perchè la penso diversamente.
     
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  6. CriMe
     
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    [avvocato mode on]
    ma guarda che hail crede al complotto, vuole solo esser convinto
    [/avvocato mode off]
     
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  7. hail, hail
     
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    1) apro dizionario (cioè aprilo tu che ne hai bisogno), cerco abbattere e demolire: "demolish" e "pull down". pull non esiste. esiste solo PULL DOWN.
    cerco pull: tenere su
    interpretazioni personali? la mia intereptazione personale? tu/voi sostenete che la gente usi una parola che significa una data cosa per indicarne un'altra....e io e paolo attivissimo facciamo le interpetazioni personali?

    2) cerco su google immagini "pull the house": immagini di cavi che sorreggono una casa.

    3)silverstein afferma che con "pull it" si riferisce a "evacuare la squadra" che viene dimostrato essere il termine usato per indicare i pompieri quando evacuano un edificio. da qui si spiega la logicità della frase: "abbiamo perso così tante vite quindi la cosa più sicura è demolire l'edificio?"...o forse è più logico (oltre che corretto grammaticalmente perchè in linea con un dizionario) "abbiamo perso cos' tante vite che la cosa più sicura è evacuare 'edificio prima che crolli"????????
    chi è che fa intepretazioni assurde?

    4) pezzi delle TT sono caduti centralmente su quell'edificio creando danni che l'hanno lasciato in bilico per un intero giorno. e ci sono le immagini di travi e cemento che cade sull'edificio.

    5)viene detto che pull down viene usato per indicare demolizioni prive di criche esplosive.
    qui sbaglia anche attivissimo perchè si dimentica alla fine della frase di aggiungere il down.

    ma quante cazzo di obiezioni bisogna fare per farvi venire il minimo dubbio che forse siete voi che vi fissate in interpretazioni illogiche, del tutto personali, prive di qualsiasi prova concreta?


    visto che sui testimoni oculari sei vago, ti faccio la domanda diretta:
    come spiega la teoria complottista o come diavolo la vuoi chiamare (la teoria della gang filoamericana che ama l'america e la verità con la V maiuscola) LE TESTIMONIANZE OCULARI ESTERNE AL PENTAGONO?
    allucinazione colletiva? droghe nell'aria?


    poi non voglio dare lezioni a nessuno ma il mio bisononno era un pompiere di new york, ho i fischietti, cappellini, giornali originali di NY e ho passato giornate da bambino a leggermi articoli in inglese su edifici in fiamme, crolli e minchiate varie. attualmente ho uno zio che fa il pompiere a new york e uno che lo fa a Montreal e pur odiando bush ride di chi gli parla di questi abbattimenti controllati.
    quindi IO SO, come si parla in inglese e SO che quando si dice PULL si intende tenere su un edificio per sicurezza il tempo di avacuare i pompieri.
    YOU non sapete un cazzo.
     
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  8. hail, hail
     
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    ah non fare il paraculo che te che dai lezioni di educazione alla gente è il colmo dei colmi
     
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  9. AdamClayton
     
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    Sì però dimentichi un pezzo della frase:
    "We've had such terrible loss of life, maybe the smartest thing to do is pull it." And they made that decision to pull and we watched the building collapse."

    Lasciamo indefinito TO PULL: "e allora hanno preso la decisione di PULL ed abbiamo guardato l'edificio cadere".

    A me suona poco logico che all'improvviso, in mezzo già a due torri di 400 metri cadute, si decida di ancorare un palazzo di 47 piani. Non credo neppure sia un lavoro che si fa in poco tempo e non so nemmeno se sia meno complottista di minare degli edfici.


    Testimonianze oculari: c'è anche gente che dice aver visto un aereo di 7 o 8 posti, controllori di volo che parlano di avvicinamento identico a quello di un missile, altri che dicono che quello non era un boieng.
    Il problema è che i sostenitori della versione ufficiale queste persone non le considerano proprio, e quindi io non ho una versione non ufficiale per spiegare chi dice di aver visto l'aereo.

    Ti fanno sentire uno che descrive come l'aereo gli abbia sorvolato il tetto della macchina? Benissimo, dall'altra parte posso portare no che dice di aver visto n missile, un aereo molto piccolo, un monoposto, etc.
    Non credo sia questa la strada da seguire.

    Sulle immagini delle travi che si abbattono sul WTC avrei qualcosa da ridire: ieri hanno fatto un ingrandimento dicendo che dove stava cadendo la torre c'è era quel palazzo.
    Ma questo è assolutamente falso e lo dimostrano proprio le foto presenti anche su sito di Attivissimo.
    Ci sono incendi ai piani inferiori, ma su quel palazzo non è affatto caduto una delle torri.
    Basta anche vedere una qualsiasi foto satellitare dell'area.

    Ci sono anche pompieri che parlano di demolizioni controllate.
    Ognuno credo che possa avere la sua idea. Massimo rispetto per i tuoi parenti, primo per il lavoro che fanno, secondo perchè credo che come tutti ognuno abbia la sua idea ed in quanto tale vada rispettata.
    Per quanto mi riguarda, ritengo che molti suoi colleghi son morti invano, percè sapevano benssimo chen quelle torri non potevano cadere per del gasolio.

    Per quanto mi riguarda, io ricordo perfettamente che quella sera al bar, Federico (è uno della nostra compagnia che per lavoro porta dei Cargo per l'Alitalia) diceva che non poteva essere vero, che se solo esci un pò di rotta ti richiamano da terra e tempo 10 minuti ha una coppia di intercettori che arrivano.

    Io fui uno dei più ferventi oppositori: ritenevo stronzate quello che stava dicendo, che stesse parlando di minchiate davanti a migliaia di vite perdute.
    A distanza di anni trovo che quella sera, a distanza di poche ore, un pilota disse quello che poi nel corso degli anni venne definito complottista.





    Paraculo mi mancava: amen.
    Io la gente che non la pensa come me non la apostrofo come fai te, quindi esprimo quello che penso.
    Non dò del pagliaccio o del buffone a chi non tifa la mia squadra, dell'avvoltoio e così via.
    Se ti hanno educato alla rotta di culo sono cazzi tuoi, ma offendere non lo puoi fare.

     
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  10. hail, hail
     
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    .....e allora hanno preso la decisione di PULL ed abbiamo guardato l'edificio cadere".

    a)....e allora hanno preso la decisione di evacuare e abbiamo guardato l'edificio cadere

    b).....e allora hanno preso la decisione di abbatterlo e abbiamo guardato l'edificio cadere

    e fin qua una intepretazione potrebbe valere quanto l'altra...

    però si nota che nella prima frase (oltre al significato corretto di PULL riferito ai vigili, considerato che i vigili non abbattono edifici e che quando i vigili gridano PULL intendono evacuazione "tiriamoci fuori") che c'è una consecutio logica: avendo evacuato ABBIAMO POTUTO GUARDARE l'edificio cadere-> leggasi, grazie all'evacuazione non ci sono state altre perdite per fortuna.

    si nota invece nella frase B che viene aggiunta una indicazione del tutto inutile: abbiamo deciso di abbatterlo e abbiamo guardato l'edificio cadere.
    e perchè aggiungere la seconda parte quando la frase era finità là: ABBIAMO DECISO DI ABBATTERE L'EDIFICIO. fine, punto, stop....e invece no. viene aggiunta una frase del tutto inutile e slegata.

    io non ho visto dei video di testimoni del pentagono che parlano di missili e monoposti.
    se esistono vorrei vederli, magari dalle facce si capisce che si drogano.
    ma non avevo già postato il video dove si vede che è un aereo?
    se lo posto ogni giorno per i prossimi 5 anni magari diventa una verità.
     
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  11. hail, hail
     
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    CITAZIONE
    Se ti hanno educato alla rotta di culo sono cazzi tuoi, ma offendere non lo puoi fare.

    vuoi prestarmi tua madre così mi educa meglio un po' lei?


     
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  12. AdamClayton
     
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    Il Complotto dei Potenti come Tabù Storiografico

    La ricerca storica dei nostri tempi, dopo l’influsso benefico della “Scuola degli Annales”, è molto diversa da quella anche solo di pochi decenni fa. Non si occupa esclusivamente di guerre, trattati ed alleanze, dinastie, forme politiche, ecc., ma anche di dinamiche economiche, vita materiale, mentalità: in pratica di tutto quello che è nell’ambito delle vicende umane. Apparentemente, non ci sono più oggetti tabù, non ritenuti degni di ricerca storiografica "seria". Eppure, ad osservare con maggiore attenzione, un tabù storiografico – un oggetto “indegno” d’attenzione – persiste: i complotti dei potenti della terra nella Storia Contemporanea.

    Eppure, è evidente che i complotti del potere continuano ad esistere e sono un dato ricorrente della storia umana: noi italiani lo abbiamo ben presente, tra Stragi di Stato e Strategie della Tensione che hanno insanguinato il nostro paese (e non è detto che la cosa sia finita). Nonostante ciò, la ricerca storica, quando si rivolge al grande pubblico, parla dei complotti del potere solo al passato. In manuali di storiografia scolastici od anche universitari, testi di divulgazione e trasmissioni TV, sembra che i potenti complottassero solo nel passato ed oggi lo facciano solo i senza potere o entità di potere minori. Si tratta di un problema sentito anche da alcuni storici, maggiormente avvertiti.

    "Ma i complotti esistono: sono, soprattutto oggi, una realtà quotidiana. Complotti di servizi segreti, di terroristi, o di entrambi: quale è il loro peso effettivo? quali riescono, quali falliscono nei loro veri obiettivi, e perché? La riflessione su questi fenomeni e sulle loro implicazioni appare curiosamente inadeguata. Dopo tutto, il complotto non è che un caso estremo, quasi caricaturale, di un fenomeno molto più complesso: il tentativo di trasformare (o manipolare) la società."

    Non si tratta di un testo "complottista": queste parole vengono (Introduzione, p. XXVI) da un testo edito da Einaudi nel 1989: "Storia Notturna. Un’Interpretazione del Sabba" di Carlo Ginzburg, il più noto storico italiano di quell'infame periodo storico chiamato "Caccia alle Streghe" ed anche il libro in questione è giustamente famoso - un vero e proprio classico moderno sul tema. Insomma. per il mainstream della ricerca storica sulla contemporaneità, la spiegazione di una serie di eventi tramite un complotto di un potere dominante è un vero e proprio tabù: a complottare sembra siano solo gli sfigati. Si tratta di un tabù che, spesso, impedisce di cogliere delle realtà molto evidenti e dare di determinati eventi storici un’immagine coerente: pur di non rompere il tabù, talvolta, si ricorre a spiegazioni del tutto raffazzonate e platealmente insoddisfacenti.

    Prendiamo inizialmente come esempio lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Il caso è eclatante perché la volontà di non utilizzare il complotto come categoria storiografica costringe a rompere il filo che unisce le perle di un racconto di per sè evidente. Si tratta di perle molto note della storiografia, anche del mainstream rivolto al grande pubblico.

    Per cominciare, il rapporto tra Rivoluzione Industriale ed Imperialismo: le nazioni industrializzatesi per prime hanno acquisito una potenza militare tale da riuscire a dominare pressoché il resto del pianeta. Fino a poco prima, i rapporti di forza tra le nazioni delle varie parti del mondo erano, grosso modo, equivalenti: la rivoluzione industriale, invece, fa sì che alcuni Stati possano presentarsi nei teatri di guerra con una superiorità bellica quantitativa e qualitativa talmente forte da permettere a paesi anche molto piccoli di conquistare con facilità nazioni molto più estese e popolate di loro. Il caso Belgio/Congo è paradigmatico. Altre realtà politiche, industrializzatesi poco dopo, hanno “perso il treno” e, nonostante la loro potenza industriale, soffrono della mancanza di sbocchi per le loro merci e di mercati privilegiati dove approvvigionarsi di materie prime a prezzi di favore.

    Altra cosa molto ben raccontata è che, agli inizi del Novecento, il mondo industrializzato è diviso in due grandi blocchi: da un lato Inghilterra, Francia, Russia (la cosiddetta “Triplice Intesa”), dall’altro Germania, Austria-Ungheria, Italia (la cosiddetta “Triplice Alleanza”). Ma qui siamo al primo tassello di una storia che non si vuole narrare: qualcuno di voi ricorda un testo scolastico/universitario, un giornale, un programma radioTV che abbia fatto notare come i primi erano i padroni del mondo ed i secondi erano gli esclusi dalla spartizione della torta? Un altro tassello non raccontato sul mainstream è legato alla conquista italiana della Libia. Per quanto evidente, la ricerca storica rivolta al grande pubblico molto difficilmente fa notare come l’Italia conquisti un brandello di terra racchiuso tra una colonia inglese ed una francese e che questi paesi lascino fare... Nonostante il dato di fatto delle modalità della conquista libica il mainstream storiografico sembra, invece, considerare che il passaggio italiano al fianco della Triplice Intesa avvenga quattro anni dopo, a guerra mondiale iniziata. È palese, invece, che l’Italia abbia cambiato bandiera già nel 1911 (se non prima).

    Ed ora veniamo all’attentato di Sarajevo: per il mainstream il tutto pare opera del diciannovenne fanatico nazionalista Prinzip che, come Oswald con Kennedy, agisce da solo e dà la stura ad una serie di eventi che porteranno alla Grande Guerra. Certo, il mainstream dice che forti tensioni e volontà di guerra c’erano già prima: ma se scoppiarono in quel momento, in quel luogo e con quelle dinamiche, pare lo si debba all’azione di un fanatico isolato ed all’orgoglio stupido di un Impero in declino. Solitamente - pressoché sempre - neanche una parola sul fatto che Austria-Ungheria e Germania erano rimaste da sole, grazie ad una notevole azione diplomatica della Triplice Intesa; che Prinzip non agì affatto da solo ma in concerto con l’esercito ed il governo serbo, che sentiva evidentemente di avere le spalle coperte; che l’Austria-Ungheria esitò a lungo prima di entrare in guerra e che le sue richieste, dato il carattere provocatorio e la gravità dell'evento, non erano poi tanto assurde; che il governo serbo fece di tutto per provocare l’attacco.

    Insomma, pur di non utilizzare la categoria del complotto, si lasciano isolati o nascosti dati evidenti. Si dirà: ma queste cose si leggono nel voluminoso testo, magari in più tomi, nell’articolo di ricerca specialistica... Certo: ma non nel mainstream rivolto al grande pubblico. Per questo parlo di tabù: lo storico può parlare di complotti orditi dai potenti, ma lo deve fare in un ambito controllato e non aperto - un po' come nel XVI secolo solo gli ecclesiastici "addetti ai lavori" potevano leggere la Bibbia ed ai semplici fedeli venivano lette solo pagine scelte e sermoni controllati.

    Un altro esempio: Hitler e la nascita del partito nazionalsocialista tedesco. Cosa racconta il mainstream rivolto al grande pubblico? Che Hitler entrò in contatto con un piccolo partito, ne divenne poi il leader, ecc. Chi legge un tale racconto ha l’idea che Hitler fosse un reduce di guerra che avesse letto un volantino, parlato con qualcuno, ecc. Anche qui, per sapere la verità occorre leggere testi specialistici: p. e. William Shirer, Storia del Terzo Reich, Einaudi, 1962, due volumi di mille pagine l'uno. Bisogna farlo non per ottenere dettagli, ma per conoscere l'essenziale degli eventi – cosa che dovrebbe essere il compito del mainstream rivolto al grande pubblico.

    Manuali scolastici e/o universitari, testi divulgativi, trasmissioni Radio/TV dovrebbero divulgare le idee della ricerca storica specialistica, in maniera sintetica e relativamente semplificata, ma senza falsare il senso fondamentale di esse - e di solito lo fanno. Quando, però, si ha a che fare con il tabù del complotto dei potenti, pare di leggere un testo che voglia divulgare le idee della relatività generale parlando della fisica aristotelica.

    Testi di migliaia di pagine od articoli specialistici pubblicati in riviste di difficile reperimento: occorre leggere questi per sapere che Hitler era un agente dei servizi militari, che venne infiltrato da questi nel DAP e non vi si presentò spontaneamente, che ne divenne il leader grazie ai soldi dell’esercito e della borghesia reazionaria, che ne espulse il fondatore e nefece entrare tanti altri in odore di servizi, ecc.

    A leggere invece il mainstream rivolto al grande pubblico, invece, sembra si sia trattato di un privato cittadino, un reduce come tanti altri dalle idee magari particolarmente destrorse, dotato di un'incredibile capacità magnetica, ecc. Il tutto per non dire che il nazismo fu un movimento creato a tavolino dall'esercito, da società segrete e dalla "Confindustria" tedesche - insomma per non pronunciare in pubblico la sconveniente parola "complotto". Tanta aria fritta, invece, sulla follia o meno di Hitler...

    Fin qui ho affrontato la questione da un punto di vista epistemologico. Ma la questione ha un risvolto etico/morale e pratico forse ancora più importante. Per affrontare la questione da questo punto di vista farò un ultimo esempio: l’incendio del Reichstag.

    Oggi tutti sanno che l’incendio del Reichstag è stato un “autoattentato” del regime nazista per instaurare la dittatura tramite l’imposizione di leggi speciali: ci sono le confessioni al processo di Norimberga e le memorie dei veri attentatori a costringere anche il mainstream a raccontare i fatti così come sono realmente accaduti. All’epoca, però — e non solo in Germania, ed anche nei media dei paesi democratici — fino ed oltre lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la “Versione Ufficiale” era che si fosse trattato di un attentato “vero”, fatto dai comunisti contro il regime nazista. A sostenere la verità e far notare la contraddizione che a bruciare l’enorme palazzo (che rimase completamente distrutto) fosse stato un demente alcolizzato con una bottiglia di benzina e la sua camicia erano solo i “sovversivi” e quegli “stati canaglia” che erano l’URSS e, durante la sua breve durata, la Repubblica Popolare Spagnola.

    Per molti anni, invece, si può dire fino a guerra conclusa, la versione ufficiale dei fatti fu la menzogna nazista. Anche di fronte ad una dittatura, il tabù storiografico che impedisce di pensare che il potere possa fare complotti, restò solido come una roccia. Lo stato - anche quello nazista - non poteva complottare contro la sua popolazione: per cui doveva sicuramente essere vera la versione ufficiale dei fatti: complotto sì, ma di quegli sfigati dei comunisti, magari di un singolo, demente ed alcolizzato, comunista. Il potente non può complottare. Le conseguenze di tale sudditanza al tabù sono state quelle che tutti conosciamo.

    Smettere di usare reverenza verso i potenti della Terra è un dovere morale: pensare che essi non possano complottare per definizione può portare a conseguenze disastrose.

    Enrico Voccia
     
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  13. AdamClayton
     
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    SE VI E' PIACIUTO L'11 SETTEMBRE, AMERETE IL PROSSIMO

    In gran parte, la guerra al terrore è uno squallido piano promozionale per mobilitare la nazione in favore di uno stato di guerra permanente mentre si restringono le libertà civili. Non c'è nulla di originale in questa analisi, ma spiega l'importanza dei media come mezzo per la campagna di relazioni pubbliche dell'amministrazione Bush. Spiega anche perché funzionari di alto rango nell'amministrazione abbiano ancora la garanzia di uno stato di eccezione senza limiti per reiterare le stesse monotone banalità ancora e ancora senza che siano messe in discussione.

    Per commemorare il 5 anniversario dall'11 settembre, i talk-show politici hanno dato di nuovo a Cheney, Rice e Bush una tribuna aperta per fare la loro affermazione secondo cui "gli Stati Uniti sono più sicuri" e che "stiamo vincendo la guerra al terrore". Cheney si è persino spinto a dire che "Abbiamo fatto un diavolo di lavoro qui in patria sulla sicurezza nazionale... Non so come possiate spiegare 5 anni senza attacchi, 5 anni di efficace prevenzione degli attacchi, 5 anni a sconfiggere gli sforzi di Al Qaida per tornare ed uccidere altri Statunitensi".

    Nella mente di Cheney, il governo sta facendo il suo dovere in modo soddisfacente se può dire, "Di cosa vi state lamentando, siete ancora vivi, no"?

    Questo è un buon indice di quanto "sia stata abbassata la sbarra" sulla possibilità di considerare responsabile il governo da quando Bush ha assunto l'incarico.

    La performance di Condoleezza Rice alla CNN è stata ancora peggio. La Rice ha ripetuto l'assurda affermazione che gli Stati Uniti potrebbero ancora scoprire prove di collegamenti tra Saddam e Al Qaida. Ha detto, "C'erano legami tra l'Iraq e Al Qaida":

    Difficilmente il fatto che funzionari del governo mentano è scioccante o una novità. Quel che sorprende, comunque, è la complicità dei media nel propagare queste menzogne senza argomenti. Come ha notato un po' di tempo fa Robert Fisk, le notizie dovrebbero essere più precisamente chiamate "un funzionario di altro rango del governo ha detto", in quanto le notizie riflettono esclusivamente la prospettiva guerra-fondaia e pro-business del governo.

    Questo fenomeno è progressivamente peggiorato dagli attacchi dell'11 settembre. Infatti, la guerra al terrore è la più grande campagna di pubbliche relazioni di tutti i tempi, e coinvolge tutti i principali media che continuano a promuovere gli stessi triti temi fino alla nausea. Virtualmente non c'è rifugio nei media aziendali per il circa 40 % dell'opinione pubblica che non accetta la versione ufficiale dell'11 settembre, o per il 63 % degli Statuitensi che "non crede più sia valsa la pena dell'Iraq", o per il vasto numero di persone che "non crede siamo più sicuri". Le loro opinioni sono semplicemente scartate come irrilevanti in quanto non favoriscono gli obbiettivi della Proprietà e dello Stato.

    Questa "cospirazione aperta" dei media controllati mi sembra molto più interessante che le molte anomalie negli attacchi dell'11 settembre. C'è un impegno da parte dei pezzi grossi delle aziende e delle elite occidentali nel controllare le percezioni dell'opinione pubblica mediante una sempre più sofisticata campagna di disinformazione. (Rumsfeld sembra essere un passo avanti dei suoi colleghi al riguardo, prendendosela con internet, le chat, i blog, i giornalisti di sinistra, e i media arabi).

    La parte centrale dell'attuale campagna è ora, e continuerà ad essere, la guerra al terrore, il trito imbroglio delle pubbliche relazioni che giustifica la guerra globale per le risorse degli Stati Uniti. L'11 settembre è il mito unificante ch anima la guerra al terrore e, senza quel punto di riferimento, l'intero progetto si sfilaccerebbe in breve tempo.

    L'anniversario di oggi dell'11 settembre promette di essere un altro futile tentativo per riprendersi l'opinione pubblica e cercare di stimolare supporto. Ci si può aspettare che Bush invochi la solita vecchia immagine del pompiere sporco di polvere e degli edifici che bruciano mentre le cornamuse gemono in lontananza. La nazione sarà gettata di nuovo in un lago di dolore senza fondo, nella vana speranza che i loro sentimenti rinvigoriranno l'impegno bellico.

    Non funzionerà.

    Il popolo statunitense è stanco dell'Iraq, stanco di Bush, e stanco della guerra al terrore. Ci vorrà più del finto patriottismo di Bush o del rimaneggiamento revisionista di David Horowitz nel suo libro "The Path to 9-11" per energizzare la guerra al terrore. Anche la miglior campagna di propaganda ha i suoi limiti.

    L'unico modo di far tornare "a bordo" la gente è "un evento che produca un numero enorme di vittime" negli Stati Uniti. E non sperate che a Washington non ci abbiano pensato.

    Mike Whitney
    Fonte: http://www.uruknet.org.uk
    Link: http://www.uruknet.info/?p=26590
    12.09.2006
     
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  14. monty
     
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    CITAZIONE (AdamClayton @ 12/9/2006, 17:37)
    CITAZIONE (monty @ 12/9/2006, 15:23)
    adam ma tu l'hai visto matrix ieri sera?
    c'era chiesa e blondet e hanno proiettato
    un pezzo del film di mazzucco.

    i

    Quello è il film nuovo che analizza la situazione geopolitica.

    Onestamente ho trovato la trasmissione parecchio noiosa, e mi domando cosa posso averci capito chi magari sentiva certe cose per la prima volta.


    Blondet mi è sembrato più volte andare a perdersi in fattori inutili e dispersivi, andando anche a pestare una discreta merda.
    Ha però parlato dei piani Northwoods: almeno che la gente sappia che un autoattentato con aerei guidati fu proposto già nel 1962, firmato da tutti i servizi segreti e dai capi di stato maggiore e rifiutato da McNamara e Kennedy.

    Chiesa parla bene, ma quando si perde nelle citazioni è allucinante: è una persona sicuramente preparata, ma vuol dire troppo cose in poco tempo.

    Gavronski, che ammiravo da bambino per i suoi documentari, è stato vergognoso: ha tirato fuori addirittura il discorso della tortura per sconfiggere il terrorismo ed attribuiva affermazioni ad altri che in realtà nessuno ha detto. Nel complesso non ne sapeva nulla e per questo ha passato il suo tempo ad insultare ed offendere. Almeno Mentana ha avuto il coraggio di richiamarlo all'ordine.

    Vinci lo ammiro per la sua moderazione, anche se quando ha detto che Silverstein intendeva, con il famoso "pull it", che occorreva ancorare il Wtc 7 (47 piani) per non farlo cadere, ha pestato la stessa merda di Blondet. E poi sarei io il complottista?

    Merda che non è stata sfruttata da duo Chiesa/Blondet: obiettivamente avevano dall'altra parte una tale ignoranza (nel senso di non conoscenza, non di offesa) dell'argomento, che è un peccato essersi persi a parlare di ebrei e di altre cazzate.

    Nel complessivo ritengo che non vengono invitate le due persone che più su questo argomento potrebbero dibattere, senza scornarsi, in qanto entrambe da anni ci si dedicano: Massimo Mazzucco da una parte e Paolo Attivissimo.

    hai ragione su blondet.
    chiesa in effetti ha concentrato mille argomenti in pochi secondi,
    secondo me viveva nel terrore di essere interrotto/stoppato
    e di non poter finire il concetto.

    secondo me poi il confronto tra i due team era impari.
    il duo chiesa/blondet era iper informato sul tema,
    gli altri no.
    jawronski, che se la cavava meglio con i documentari
    sulle locuste anni fa, era insopportabile.
    il suo unico contributo era alzare gli occhi al cielo sospirando
    e fare del pessimo sarcasmo.
    irritante e supponente senza portare argomenti alla discussione.
     
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  15. hail, hail
     
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    l'argomento più forte di blondet è stato:
    degli ebrei si sono fatti una foto tutti allegri, il giorno prima

    l'argomento di chiesa:
    io non lo so quante mani ha un alieno, siete voi che dovete spiegarcelo a noi

    e che poi hanno tolto la corrente nella parte superiore di UNA TORRE una settimana prima per piazzare le cariche esplosive.
    e io che pensavo che le mine si piazzassero alla base, non in cima ed evidentemente nell'altra torre non hanno avuto bisogno di togliere la corrente per piazzare le mine, perchè uno degli argomenti forti di Blondet è: nelle torri c'erano un sacco di piani sfitti e uno poteva entrare e uscire senza problemi.

    quindi a rigor di logica: perchè non piazzare solo delle bombe? sai che spettacolo far saltare in aria le 2 torri contemporaneamente? e se è possibile piazzare così tante cariche negli edifici economici più importanti d'america, perchè non piazzarne un po' a wall street? o fuori dalla casa bianca? intorno al pentagono? in una scuola?
    cazzo di bisogno c'era di aerei se è così facile piazzare così tante bombe?
     
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550 replies since 22/5/2006, 12:35   7305 views
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