Presentazioni libreria Odradek

per chi è di Roma

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  1. Il Furibondo Serna
     
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    Sabato 3 aprile – ore 17.30
    INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA:

    Libri, libri!!! purché d'Artista: Eugenia Serafini, Sara e Umberto Milizia

    3-9 aprile


    Un'occasione veramente speciale per i collezionisti che vogliono entrare in contatto con i Libri d'Artista delle Edizioni Artecom, dalla Collana voluta e diretta da Eugenia Serafini, con opere sue, della giovane Sara Milizia e dell'eclettico Umberto M. Milizia.
    I testi poetici manoscritti sono di M. Verdone, E. Pagliarani, D. Trombadori, della Serafini,e dei poeti chiamati alla Rassegna "Di Carta in cArte", tenutasi nella libreria Odradek lo scorso anno.

    Letture poetiche all'inaugurazione

    Martedì 6 aprile - ore 18

    i martedì di CHIAMA L'AFRICA
    Ogni primo martedì del mese: video, letture e testimonianze, interventi di studiosi e giornalisti.

    Nell’ambito della collaborazione con la redazione di C’era una volta

    LO SGUARDO ALTROVE
    Incontro con
    MOHAMED ZINEDDAINE
    regista del Marocco

    L’incontro è realizzato in collaborazione con PANAFRICANA, la rassegna di cinema africano organizzata a Roma dal Servizio Civile Internazionale, che per il quarto anno consecutivo offre alla capitale una vetrina del migliore cinema africano e delle diaspore, in pellicola e in video, frutto di una selezione dei migliori titoli provenienti dal 14° Festival del Cinema Africano, d'Asia e d'America Latina (Milano, 22-28 marzo 2004).

    Mohamed Zineddaine è nato a Oued-Zem, in Marocco. Vive a Bologna dal 1986. E’ autore di cinema, teatro e fotografia. Ha collaborato con diversi registi italiani, francesi, marocchini. Come regista è presente alla rassegna Panafricana con il cortometraggio "Lo sguardo altrove" (13 min.), che sarà visionato durante l’incontro, e con il lungometraggio "Reveil".

    INFO: 329/5713452 – [email protected] - www.chiamafrica.it
    via Francesco del Furia 18 – 00135 Roma
    fax: 06/30995252

    Mercoledì 7 aprile – ore 18
    presentazione del libro di
    Gianni Marilotti:
    La quattordicesima commensale
    Premio Calvino 2003

    Edizioni Il Maestrale
    (www.edizionimaestrale.it)
    interviene Franco Ottaviano
    sarà presente l’autore




    Il romanzo affronta una tragica questione della nostra storia recente poco frequentata dalla narrativa, il terrorismo, affidando il racconto dei fatti a una voce di donna (scelta non ovvia, per un autore uomo) interna all’organizzazione eversiva. Marilotti, senza mai cedere all’epica della rivolta e a facili retoriche, costruisce una narrazione che, trascinante nella prima parte, non perde di tensione nelle due successive.

    (dalla motivazione della giuria del Premio Calvino)



    Se è possibile un essere fuori più del tredicesimo commensale (il reietto), la "quattordicesima commensale" è il compendio vero di una vita 'fuori'. La vita è quella di Franca Bellisai, figura di esclusioni e inappartenenze ma in costante ricerca di appartenenze e inclusioni: ideologiche e affettive.
    Franca, come il suo compagno di vita, vorrebbe stare in prima linea dentro la lotta armata, dentro la riorganizzazione del movimento in cui crede, dentro il dramma e la desolazione dei campi profughi in Bosnia e, soprattutto, fiduciosa, dentro l'Isola ritrovata. Romanzo di movimento "La quattordicesima commensale" è la storia di una passione ideologica in continua ricerca di senso, di linguaggi. Tra avanzamenti e ritorni si muove la doppia vita di Franca, nelle faglie di luce e ombra, clandestinità e ufficialità, bugia e verità.

    Primi anni ’70: Franca Bellisai, dopo la morte del padre, lascia la Sardegna per frequentare l’università a Torino. Qui si lega a Vittorio, un esponente dei Nuclei Comunisti Combattenti. Proprio mentre stavano per fuggire in Francia, Vittorio viene ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia.
    Rimasta sola e con in mano un'enorme quantità di denaro, frutto di rapine destinate a finanziare la lotta armata, Franca vive nel terrore di essere braccata dalle forze dell’ordine. Fugge comunque in Francia dove sotto falsa identità lavora nelle organizzazioni non governative per lo sviluppo. Decide di tornare in Sardegna con l’intento di utilizzare i soldi investiti in Svizzera per un rilancio delle zone interne dell’Isola. Desideri, impegno morale e civile, speranze dovranno fare però i conti con una Sardegna matrigna.


    Gianni Marilotti vive a lavora a Cagliari, dove insegna Storia e Filosofia al Liceo. Ha curato diverse pubblicazioni di carattere storico-politico, è autore di saggi comparsi in riviste scientifiche. Si occupa attivamente di storia ed economia del Mediterraneo (dal 1990 è presidente dell’Associazione Culturale Mediterranea) e del mondo arabo maghrebino. La quattordicesima commensale è il suo primo romanzo.
    Ufficio Stampa Stefania De Salvador
    tel.051.237254 cell.333.7272514 e-mail:[email protected]

    Sabato 10 aprile – ore 18
    Inaugurazione della mostra fotografica di
    Adriano Gasparini Gomes:
    Music for the eyes – musica per gli occhi




    Trenta immagini in mostra per riassumere dieci anni di passione fotografica e musicale del giovane artista italo-brasiliano.
    Foto che richiamano atmosfere di poesia musicale racchiuse in un raffinato bianco e nero.Un viaggio indimenticabile in compagnia di artisti straordinari della scena Jazz, Bossa-Nova e la musica d’autore, raccontato attraverso quell’inchiostro luminoso della fotografia.
    Le opere saranno messe in vendita e l’intero ricavato sarà devoluto ad AMREF.

    La mostra potrà essere visitata fino al 16 aprile compreso


    Adriano Gasparini Gomes nasce a San Paolo del Brasile nel 1973 e vive a Roma dal 1987. Conseguita la Maturità in Grafica Pubblicitaria frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Bologna seguendo il corso di pittura tenuto da Concetto Pozzati.Approda nella fotografia musicale fotografando Caetano Veloso e Jacques Morelenbaum nell’edizione di Umbria Jazz 1995.Crea un personale archivio tuttora inedito.Oltre alla fotografia musicale collabora con Dynamic Studio di Pino Leone,come assistente - fotografo di moda.
    www.AMREF.it - www.pinoleone.com - www.adrianogasparini.it
     
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  2. Il Furibondo Serna
     
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    Venerdì 16 aprile – ore 18

    Alda Teodorani
    festeggia i suoi 15 anni di attività presentando il suo nuovo libro, un vero e proprio "best of", dall'emblematico titolo:
    La signora delle torture
    (Edizioni Addictions)

    Il volume è una sorta di percorso iniziatico che si snoda attraverso i 15 anni di scrittura di una delle voci più originali della narrativa italiana, quella di Alda Teodorani. La scrittrice, spesso definita "regina dell’horror", che ha però sempre saputo lavorare all'interno del genere per stravolgerlo e piegarlo alle sue esigenze, coniuga alchemicamente amore e morte per suscitare nel lettore le emozioni più intense e profonde.
    Ma i racconti di La signora delle torture vanno ben oltre l’horror e il noir. Delineando la sua esperienza letteraria attraverso commenti personali alla fine di ogni racconto, Alda Teodorani apre con grande confidenza le porte della sua anima.

    Sabato 17 aprile – ore 18
    Inaugurazione della mostra fotografica:
    L’Abbandono delle Cose (Estinte)

    di ROBERTA ZANUTTO

    L’Abbandono delle Cose Estinte è l’abbandono dell’Illusione, dell’immagine riflessa dentro me, frammentata, caleidoscopica. Lascio scivolare tutto ciò che pesava. L’Illusione genera la sua morte e di nuovo rinasce più splendida. Abbandono me stessa, la mia Grazia e il mio Legame.

    Roberta Zanutto è nata nel 1977 a Roma dove vive,lavora e studia Storia dell’Arte all’Università.

    La mostra sarà visitabile fino al 23 aprile 2004
     
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  3. Il Furibondo Serna
     
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    Mercoledì 19 maggio – ore 18
    Presentazione del libro:

    All’incrocio dei sentieri
    (Casa Editrice EMI-Bologna 2003)
    di Kossi Komla-Ebri
    Parteciperà all’incontro
    Marie-José Hoyet

    C’è chi la chiama letteratura della migrazione ma suona come una produzione letteraria di serie B. In realtà, gli scrittori migranti sono donne e uomini dalle identità trasverse, che vivono all’interno di sé più culture contemporaneamente, sfuggendo a qualsiasi classificazione riduttiva. Portatori di identità multiple e di valori universali, utilizzano la scrittura come spazio virtuale d’incontro. I racconti di Kossi Komla-Ebri, ambientati in Africa, in Francia e in Italia, attingendo al vissuto quotidiano, parlano di amore, di viaggi, di nostalgia, di fierezza e di dignità, smascherando gli stereotipi con lo strumento dell’ironia. Komla-Ebri pratica l’oralitura, che consiste nel trasferire l’oralità tipica della cultura africana nella scrittura. I temi della narrazione lirica e civile sono approfonditi dall’autore stesso nelle interviste e nei documenti della seconda parte, cui è aggiunto un apparato didattico per un’educazione interculturale in ambito scolastico. La pubblicazione è stata realizzata grazie anche all'impegno del CRES (Centro Ricerca Educazione allo Sviluppo) di Milano.

    Nato in Togo, Kossi Komla-Ebri vive in Italia dal 1974. Completati gli studi universitari a Bologna, si è specializzato a Milano in chirurgia generale; esercita la professione presso l’ospedale Fatebenefratelli di Erba. Vincitore del primo premio per la narrativa in occasione della terza edizione del concorso Eks&Tra nel 1997 col racconto "Quando attraversò il fiume", è premiato anche nell’edizione del 1998, con "Mal di…". Altri racconti: "Sognando una favola", "Vado a casa", "Le due scatole di fiammiferi" sono stati segnalati per la pubblicazione in diverse antologie. I suoi saggi sono usciti sulla rivista "Lettere" e sulla rivista "Caffè". Un racconto, "La manif", è stato pubblicato sulla rivista "NarraSud" e sul sito "Sagarana" e un altro, "Il buio nella notte", sul quotidiano "L’Unità". Due opere sono state pubblicate nell’Antologia "La lingua strappata", Leoncavallo Libri 1999. E’ mediatore interculturale nel mondo della scuola e della sanità. Insieme a Aldo Lo Curto è autore di "Afrique. La santè en images", saggio distribuito gratuitamente in diversi villaggi africani per la divulgazione dell’educazione sanitaria tra le popolazioni locali. Le più recenti pubblicazioni sono: il racconto "Identità traversa" incluso nell’Antologia "Parole di sabbia", Ed. Il Grappolo, 2002, il romanzo "Neyla" per le edizioni dell’Arco/Marna di Milano, come il testo "Imbarazzismi. Quotidiani imbarazzi in bianco e nero", con introduzione di Laura Balbo. Di prossima uscita con le edizioni dell'Arco/Marna " I nuovi imbarazzismi-Quotidiani imbarazzi in bianco e nero...e a colori" e il racconto lungo "La sposa degli déi".

    Giovedì 20 maggio – ore 18

    Presentazione del libro:
    Oltre la danza macabra. No alla guerra No al terrorismo

    di Luisa Morgantini
    prefazione di Dacia Maraini
    edito da Nutrimenti


    Alla presentazione del libro interverranno:
    Luisa Morgantini, europarlamentare e autrice del libro, Giuliana Sgrena, scrittrice e giornalista del Manifesto, Massimiliano Smeriglio, presidente del XI Municipio

    Una raccolta di testimonianze e scritti di conflitti abitati: Irak, Israele/Palestina, Kurdistan-Turchia, Afghanistan, ma anche il racconto dell’esperienza delle "Donne in nero" e delle "Donne contro la guerra".
    L’ultimo anno ha visto susseguirsi avvenimenti sanguinosi che ancora una volta testimoniano come la guerra preventiva e unilaterale di Bush non possa essere la soluzione al terrorismo di Al Qaeda né la via da percorrere per arrivare alla soluzione dei conflitti ancora in atto, dalla Palestina all’Irak.
    Per interrompere la danza macabra tra la guerra e il terrorismo l’unica soluzione possibile è la ricerca della pace, è costruire speranze di pace e di vita per tutti i popoli, nell’accettazione dell’altro/altra.

    Sabato 22 maggio – ore 18

    Ma che idea mi sto facendo dell’India?
    fotografie di Raffaele Parisi

    "Che cosa so, penso, fantastico, dell’India? Come, credo, molti europei ideologicamente perplessi ho l’impressione che l’India sia un luogo ad alto tenore di Dio, una foresta che produce scimmie, pavoni ed asceti; qui esistono ancora i Maestri, i Profeti, e quando si parla della Verità non si allude ad un caso giudiziario, ma alla verità totale, cosmica; ecco, l’India non sarà mica un paese cosmico? (…) Ma che idea mi sto facendo dell’India?" (Giorgio Manganelli)

    Questa mostra - la prima - di Raffaele Parisi, affronta un tema culturalmente e fotograficamente difficile. La complessità nasce dal fatto che l’India è un paese su cui è stato scritto e raccontato di tutto attraverso reportage memorabili. Basti pensare alle fotografie di Cartier- Bresson e a quelle di Ferdinando Scianna, per citare solo due nomi o, a livello cinematografico e letterario, all’India di Pasolini e Moravia; a quella di Marco Polo e di Borges (India is larger than the world) o a quella di Giorgio Manganelli che ci ha offerto lo spunto per il titolo da dare a questa esposizione. Visti i tanti precedenti illustri la prima personale di R.P. correva quindi il ‘pericolo’ di doversi confrontare con sguardi e ricordi sull’India famosi,ben vivi in chi si interessa di letteratura e fotografia.Rischiava insomma la difficoltà di dover proporre una propria, particolare, idea dell’India. R.P. risolve il problema ponendosi con l’umiltà del viaggiatore ‘a tempo limitato’ (è stato solo due volte e per brevi periodi in India) partito con sulle spalle un buon bagaglio di letture e di immagini da verificare,ma soprattutto con nello zaino la curiosità di cercare, scoprire, attraverso lo sguardo attento del principiante, qualcosa di particolare, per es. un frammento personale che ogni buon viaggiatore è capace di riportare con sé. I suoi appunti visivi se forse non aggiungeranno nulla di nuovo all’immagine fotografica dell’India, hanno però un senso importante dal punto di vista antropologico: legati insieme creano infatti una sequenza di fotoricordo significative, non distratte; una serie nata dalla creatività di un viaggiatore intelligente, capace- pur avendo poco tempo a disposizione- di osservare, guardare, parlare, con la mente aperta a lasciarsi affascinare, e sufficientemente preparata anche a smontare le seduzioni inevitabili con le quali l’India ha sempre attratto qualunque viaggiatore, anche il più smaliziato. Le immagini di Raffaele ci ripropongono quindi, vivificandolo, il mito inestinguibile dell’India, del suo mistero e delle sue contraddizioni; il fascino dei riti e della vita quotidiana, della spiritualità e della miseria.Troviamo la malinconia, ma anche l’allegria che si nasconde tra le pieghe delle architetture, delle geometrie, dei colori comunque forti ,irruenti, affascinanti e tra le pieghe degli occhi dello stesso Raffaele che scatta appunto con ironia e ‘coraggio’, senza il timore di doversi confrontare con le immagini sull’India dei suoi illustri, o meno illustri, predecessori. "Sono stato uno spettatore curioso" scrive R. "ho cercato di osservare, di parlare, di ascoltare, e ho raccolto delle immagini, anche per ricordare meglio dopo, ‘per resuscitare tra le ciglia socchiuse un pò di questa luce e di questi colori’ (Guido Gozzano). Questo ho cercato di comunicare: ‘nuove’ forme, geometrie, colori, molteplicità, ma anche il senso di mistero, gli sguardi, il gioco, l’allegria nonostante tutto. In fondo, la mia idea dell’India".
    F.V.

    Raffaele Parisi ha 39 anni, vive a Roma, è professore universitario presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università "La Sapienza", istruttore nazionale di alpinismo del Club Alpino Italiano, viaggiatore, fotografo.

    La mostra, a cura di Francesca Vitale, proseguirà sino a venerdì 28 maggio compreso e sarà visitabile dal lun. al ven. con orario continuato dalle 9 alle 20:30 e la domenica dalle 10.00 alle 20.00.

    Per informazioni:
    Raffaele Parisi - [email protected] 0644585486 / 0670453891
    Francesca Vitale - [email protected]
     
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  4. mollybloom
     
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    Proprio bella questa libreria... mi attira la mostra fotografica sull'India.
     
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  5. no.am
     
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    senza la odradek sarei perso...
     
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  6. Il Furibondo Serna
     
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    CITAZIONE (mollybloom @ 14/5/2004, 23:57)
    Proprio bella questa libreria... mi attira la mostra fotografica sull'India.

    Ce n'è una pure a Milano in via principe Eugenio 28.
     
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  7. mollybloom
     
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    CITAZIONE (Il Furibondo Serna @ 17/5/2004, 12:05)
    CITAZIONE (mollybloom @ 14/5/2004, 23:57)
    Proprio bella questa libreria... mi attira la mostra fotografica sull'India.

    Ce n'è una pure a Milano in via principe Eugenio 28.

    E me lo dici così?

    Che ignoranza... non solo non sapevo della libreria, non ho nemmeno idea di dove si trovi la via

    Adesso provo a dare un'occhiata, magari organizzano queste iniziative anche qui.
     
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  8. mollybloom
     
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    Trovata
     
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  9. Il Furibondo Serna
     
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    CITAZIONE (mollybloom @ 17/5/2004, 12:13)
    CITAZIONE (Il Furibondo Serna @ 17/5/2004, 12:05)
    CITAZIONE (mollybloom @ 14/5/2004, 23:57)
    Proprio bella questa libreria... mi attira la mostra fotografica sull'India.

    Ce n'è una pure a Milano in via principe Eugenio 28.

    E me lo dici così?

    Che ignoranza... non solo non sapevo della libreria, non ho nemmeno idea di dove si trovi la via

    Adesso provo a dare un'occhiata, magari organizzano queste iniziative anche qui.

    Pensavo lo sapessi, il link del sito l'ho postato un sacco di volte. La via dovrebbe stare vicino Corso Sempione, mi sono sempre ripromesso di farci una scappata ma non ci sono mai riuscito.
     
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  10. mollybloom
     
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    CITAZIONE (Il Furibondo Serna @ 17/5/2004, 12:25)
    Pensavo lo sapessi, il link del sito l'ho postato un sacco di volte.

    Un paio di volte al massimo e poi sono pigra se non metti il link diretto io non pigio e mi dimentico
     
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  11. Il Furibondo Serna
     
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    CITAZIONE (mollybloom @ 17/5/2004, 12:37)
    CITAZIONE (Il Furibondo Serna @ 17/5/2004, 12:25)
    Pensavo lo sapessi, il link del sito l'ho postato un sacco di volte.

    Un paio di volte al massimo e poi sono pigra se non metti il link diretto io non pigio e mi dimentico

    Un paio di volte può essere un sacco di volte, tutto è relativo, poi esiste sempre il copia-incolla.
     
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  12. mollybloom
     
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    CITAZIONE (Il Furibondo Serna @ 17/5/2004, 12:42)
    Un paio di volte può essere un sacco di volte, tutto è relativo, poi esiste sempre il copia-incolla.

    Un paio di volte significa due volte, una all'inizio di questa discussione e una qui
     
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  13. Il Furibondo Serna
     
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    CITAZIONE (mollybloom @ 17/5/2004, 12:49)
    CITAZIONE (Il Furibondo Serna @ 17/5/2004, 12:42)
    Un paio di volte può essere un sacco di volte, tutto è relativo, poi esiste sempre il copia-incolla.

    Un paio di volte significa due volte, una all'inizio di questa discussione e una qui

    Azz, basta mi arrendo.
     
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  14. Il Furibondo Serna
     
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    Mercoledì 26 maggio – ore 18

    Vincenzo Ananìa (editore e direttore della rivista Pagine)
    Vincenzo Lòriga (psicanalista e critico letterario)

    presentano il libro:

    Nord
    racconti

    di Piera Mattei
    Edizioni Manni

    "Frammenti di memoria che riaffiorano con l'evidenza della verità, ma impreziositi o semplificati. Non sarebbe facile ricomporli quali erano in realtà, e non è questo che si vuole.
    La mente che li registrò e costudì come era allora? e quale è adesso la mente che li riporta in luce?
    Chiunque pensasse di riconoscere in questi racconti una parte di storia, una frase, un pensiero che - diversamente sedimentato - confina col suo ricordo non avrebbe torto. Altro non è concesso se non utilizzare, al meglio, materiali già esistenti, la vita che è insieme nostra e degli altri, frasi ascoltate per caso, parole che ci sono state direttamente rivolte."

    Piera Mattei ha studiato filosofia, cinema e teatro. Attualmente si occupa soprattutto di letteratura . Collabora con saggi e traduzioni a riviste, in particolare alla rivista di poesia "Pagine".
    Ha pubblicato "Dalle Città e dai Libri" (Manni 2002), articoli e diari di viaggi, nei luoghi della letteratura.
    Un volume di poesie,"La Finestra di Simenon", è uscito nel 1999 per Zone editore, la sua seconda raccolta poetica "Campione di Pelle" è inclusa in
    "Poesie dell'inizio del mondo"(Luca Sossella editore 2003). "Umori regali"(Manni 2001) è la sua precedente raccolta di racconti.



    Venerdì 28 maggio – ore 18

    presentazione del romanzo di
    Giancarlo Pagani:
    Il Diavolo non profuma di zolfo
    (Edizioni Libreria dell’Orso)

    Interverranno:
    Alda Teodorani e Giulio Leoni

    Come ve l’aspettereste, oggi, il diavolo? Intendo, se fosse evocato in una messa nera di provincia?
    Con corna, zoccoli e l’alito fumante di zolfo? No, non credo. Troppo semplice, non sedurrebbe nessuno. E allora sanguinario, spietato e senza movente come un qualsiasi serial killer americano? Ancora troppo facile. Troppo riconoscibile.
    Un diavolo moderno ci farebbe scendere negli abissi e noi non sapremmo nemmeno come ci siamo arrivati.
    Sorriderebbe e ammiccherebbe.
    Sarebbe personalizzato e individuale per ogni nostra paura.
    E avrebbe un sorriso diverso per ciascuno di noi. Lui sarebbe sempre capace di mimetizzarsi perfettamente, senza mai lasciare traccia.
    O quasi… perché potrebbe dimenticarsi di nascondere il suo profumo.
    Queste le premesse del romanzo di Giancarlo Pagani Il Diavolo non profuma di zolfo Ed. Libreria dell’Orso, ambientato in una piovosa periferia di Torino percorsa da brividi satanici, fra antichi culti precolombiani e nuovi lussi.
    Un giallo italiano, ma anche un acuto e analitico romanzo di costume di un talentuoso autore esordiente.


    Giancarlo Pagani
    Autore di racconti, short story e sceneggiature per il teatro, ha partecipato a varie antologie di genere, la più recente è Killers & Co, curata da GianFranco Orsi e pubblicata da Sonzogno. A giugno usciranno due suoi racconti nell’antologia Delitti d’Amore per il Giallo Mondadori. Il Diavolo profuma di zolfo è il suo primo romanzo.


    Sabato 29 maggio – ore 18

    INDIA 2003
    Mostra fotografica di
    Mauro Fagiani

    I cantieri di Alang dove vengono smantellate, da circa 15 mila operai, 300 navi in disuso l’anno. Provenienti, in maggior parte, dai grandi armatori europei e poi altre foto sul lavoro oggi in India.


    La mostra potrà essere visitata fino Venerdì 4 giugno incluso

    Edited by Il Furibondo Serna - 20/5/2004, 11:50
     
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  15. Il Furibondo Serna
     
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    Giovedì 3 giugno – ore 20

    IL PENTAGONO E LA TORTURA
    Letture dai codici militari che la regolamentano

    Il giorno che precede l'arrivo del presidente George W. Bush in Italia, viene proposta la lettura-denuncia di due testi inconciliabilmente distanti: i codici e le procedure scritte con cui il Pentagono regolamenta la tortura, e stralci dall’opera Dei delitti e delle pene pubblicata nel 1764 da Cesare Beccaria che si scagliava contro l'istituzione della tortura: "una crudeltà", "un abuso che non dovrebbe essere tollerato nel diciottesimo secolo".

    Letture di Corrado Veneziano, docente di Linguistica all'Accademia Nazionale d'arte drammatica "Silvio D'Amico"
    Introduce Domenico Gallo, magistrato
    Interviene Marco Bertotto, presidente Amnesty International

    Stefania Limiti, del Comitato "Per non dimenticare Sabra e Shatila", leggerà brani da "Quattro ore a Shatila" di Jean Genet


    Venerdì 4 giugno – ore 18

    presentazione del libro di
    Paola Barbato, Filly Ciavanni, Danila Comastri Montanari, Valentina Gebbia, Rossella Martina, Roberta Mochi, Anna Pavani, Patrizia Pesaresi, Sabrina Petyx, Dora Ruvolo, Claudia Salvatori, Caterina Spina, Alda Teodorani:

    Le ragazze con la pistola
    (Dario Flaccovio Editore)

    Tredici racconti di donne sul filo del delitto, da vittime o da carnefici, ma sempre e comunque armate: di ironia, di determinazione, di sensualità, di raziocinio, di follia o semplicemente di una pistola. Un viaggio nelle ossessioni delle "signore in nero" della narrativa italiana, tra le quali Danila Comastri Montanari, Alda Teodorani e Claudia Salvatori, perché il noir non parla solo al maschile. Storie crudeli, lontane dai luoghi comuni sulla letteratura al femminile, con una prefazione di Marcello Fois, che definisce l’antologia "un catalogo di anime. C’è una gamma sorprendente di voci in questi racconti che vanno dal comico al tragico, dall’ortodosso all’estremo, dal tradizionale allo sperimentale". Una raccolta che, prosegue lo scrittore, ha una trama orizzontale che "è la nostra storia. Quella che passa dal minuscolo al maiuscolo. Dove maschi e femmine sono messi alla graticola con affetto e con rabbia".

    I racconti:
    Bi (di Paola Barbato), Sala d’attesa (di Filly Ciavanni), Il delitto non paga (di Danila Comastri Montanari), Rekhale (di Valentina Gebbia), Tubino rubino (di Rossella Martina), Brillant Plein D’esprit 177 (di Roberta Mochi), L’anello di giada (di Anna Pavani), Deviazione (di Patrizia Pesaresi), Quello che i pesci non sanno (di Sabrina Petyx), Scandalo al sole (di Dora Ruvolo), La sindrome di Bonnet (di Claudia Salvatori), Cicatrice (di Caterina Spina), Lei, lui, l’amante (di Alda Teodorani).



    Sabato 5 giugno – ore 18

    Inaugurazione della mostra fotografica di
    Betta PERRONE:

    MODUS in rebus
    Oltre il particolare

    5 – 11 giugno

    Un modo di "leggere" con l’obiettivo la realtà complessa e multiforme nella sua fissità di tempo e spazio. Una lettura visiva che rivela un attento percorso per scoprire aspetti reconditi di una dimensionalità oggettiva, catturandone, tra le pieghe del cromatismo, il significato, l’interiorità, la singolarità espressiva, se si vuole, la sua "anima". Immagini non prive di fascino che l’autrice affida alla libera interpretazione dell’attento osservatore.

    La mostra proseguirà sino a venerdì 11 giugno compreso e sarà visitabile tutti i giorni con orario continuato dalle 9 alle 20 e la domenica dalle 10 alle 20.
     
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